L’ anno che finisce
Un anno che finisce è un punto a capo.
Un fiato.
Un sospiro.
Un battito di palpebre.
E’ un attimo aspaziale ed atemporale tra il già vissuto ed il non ancora, tra il ricordo e la curiosità, tra il bilancio e la prospettiva.
E’ un limbo personalissimo in cui il tuo te stesso che arriva, tocca la spalla al te stesso che riparte.
Impossibile non guardare indietro e cercare di cristallizzare ciò che di buono c’è stato, non è la fiera dei buoni propositi ma un attimo in cui, guardare avanti, è puro istinto.
Pensi che qualcuno ha attraversato i tuoi 365 giorni: qualcuno come una meteora, una rapida comparsa, qualcuno dal primo all’ultimo e sai che lo ritroverai lì, per ripartire insieme.
Pensi ai posti che hai visto, dove già vorresti tornare, e a quelli che non conosci, dove già vorresti essere.
Pensi alle risate che ti hanno scaldato il cuore, ai gesti che ti hanno toccato, ed anche agli accadimenti che ti hanno ferito.
Perchè un anno porta con sè tutto questo… ed è giusto che sia come un enorme Orient Express da percorrere da capo a coda, ed in ogni carrozza che attraversi, trovi presenze, assenze, ritorni, vuoti, pieni, voci, silenzi.
Niente è uguale a nient’altro, e nessuno a nessun’altro….. il tuo personale algoritmo è dato da una serie di intrecci che caso, o destino, giocano a mescolare portandoli nella tua vita in un esatto momento, con un’esatta successione, che farà di te, ciò che sei, e null’altro.
L’anno finisce, ma noi si ricomincia.
Giulia Pisana Colucci
31 dicembre 2014 at 14:00Sei profonda e sensibile …. e come un arciere provetto,colpisci dritta al cuore …ogni bene per te, con il cuore.tvb.