L’ adesso
Ho fatto scelte con prezzi alti: ne vivo i pro al massimo e con i contro ci convivo.
Forse, e senza forse, ho peccato di troppa lealtà nei confronti dei miei sentimenti, in passato, ma non so essere diversa, non so essere altro da me stessa.
Oggi ho visto le foglie secche a terra.
Per la prima volta.
La prima volta quest’anno.
Ho pestato qualcosa di morbido e le ho viste, le foglie ramate. Bellissime.
Allora mi son detta che è arrivato l’autunno, e poi un attimo di vuoto, uno sforzo e ho realizzato che siamo a Natale, che io quest’anno ho saltato delle stagioni, o, meglio, delle stagioni hanno saltato me e che il tempo, io lo divoro, lo riempio, lo rimpinzo, lo dilato affinchè contenga tutto ciò di cui me ed i miei occhi siamo affamati.
Faccio follie lontanissime in poche ore per la musica, o la fotografia, o un’esperienza, perchè il tempo ha portato via tanto, a me, alle persone che amavo, ma non può portarmi via l’adesso.
Ed io, l’adesso, lo riempio come un bagaglio a mano oltre cui non puoi sforare, e lo coccolo, affinchè duri un pò di più o affinchè non smetta proprio adesso, l’adesso.
Per questo, non mi lascio affascinare dal procrastinabile, o dalla “prossima occasione”, che quelli , si sa, sono loschi figuri, dai modi allettanti e il tradimento nascosto sotto il paltò.
Io di loro non mi fido.
Io mi fido delle mie passioni, della mia resistenza, dei miei momenti di riflessione, di quelli in cui rifiato, di quelli in cui riparto.
Io mi fido di quel che so, di quello che ancor non so, e dell’ unico tempo che possiedo davvero.
Non il passato che non è più mio, e non il futuro che chissà che faccia avrà, l’unico tempo davvero mio è solo l’adesso, ed io lo guardo dritto negli occhi.